MacroHard di Musk: Addio App e OS, Benvenuti negli Agenti AI
Elon Musk immagina un futuro senza applicazioni e sistemi operativi tradizionali, sostituiti da agenti AI che orchestrano tutto. MacroHard rappresenta la visione di una piattaforma che genera software end-to-end da semplici richieste in linguaggio naturale.
Elon Musk immagina un futuro in cui non esisteranno più applicazioni e sistemi operativi come li intendiamo oggi, sostituiti da un livello intelligente in grado di orchestrare tutto secondo gli obiettivi dell'utente. In questo quadro ipotetico, MacroHard sarebbe la piattaforma capace di generare, testare e distribuire software end to end, partendo da una semplice richiesta espressa in linguaggio naturale. L'idea è chiara: ciò che oggi richiede team da 10 a 50 persone potrebbe presto essere coordinato da insiemi di agenti AI specializzati che lavorano in modo autonomo e sincronizzato.
Oggi le startup AI stanno ancora vivendo una fase intermedia, dove si incapsulano pezzi di processo dentro bot agentici e servizi AI first, ma la visione di lungo periodo è più radicale. Non si tratta solo di aggiungere AI alle applicazioni esistenti, ma di superare il concetto stesso di applicazione, con ambienti intelligenti che creano e ricreano strumenti software su richiesta, in tempo reale, in base al contesto di business.
Lo stato reale dell'AI in produzione
Se si guarda ai dati, però, la maggior parte dei progetti AI non arriva a risultati stabili e sostenibili. Diverse analisi e ricerche come quelle del MIT e S&P Global mostrano che solo una piccola percentuale delle applicazioni AI in produzione è davvero considerabile un successo stabile, e questi casi di successo hanno quasi sempre una componente forte di processo e di human in the loop.
L'AI non è ancora autonoma: dipende dalla qualità del dato, dalla progettazione del flusso decisionale, dai controlli umani e dal modo in cui viene inserita nei processi aziendali.
Questo significa che, almeno nell'immediato, la frontiera non è sostituire totalmente il lavoro umano, ma amplificarlo e strutturarlo meglio. Le aziende che oggi vincono con l'AI sono quelle che trattano il tema come un progetto di trasformazione organizzativa e non come un semplice progetto IT o una sperimentazione di laboratorio.
MacroHard e la nuova catena del valore
Immaginare MacroHard come un servizio in cui ordini il tuo software da casa, e ricevi tutto inclusive (analisi, sviluppo, test, deployment) gestito da bot, aiuta a capire come cambierà la catena del valore. L'intero ciclo di vita del software tende a diventare una commodity orchestrata da sistemi intelligenti, con tempi drasticamente ridotti e costi marginali sempre più bassi. La parte manuale, ripetitiva e tecnica dello sviluppo sarà sempre meno centrale, fino a diventare quasi invisibile.
In questo scenario il valore non si sposta sulla scrittura del codice, ma sulla capacità di definire bene obiettivi, vincoli, metriche di successo e significato dei dati. Chi saprà governare queste dimensioni diventerà il vero motore dei progetti, mentre piattaforme alla MacroHard si occuperanno del resto.
Il nuovo ruolo della consulenza
Con l'aumento dell'autonomia dei sistemi AI, il ruolo della consulenza si ridimensiona e si sposta da esecuzione a progettazione del senso. Non ha più valore essere semplici esecutori di progetti, ma diventa cruciale essere architetti di contesto, processi e dati. La consulenza vincente sarà quella che disegna l'ecosistema in cui agenti e piattaforme AI possano lavorare in modo affidabile, misurabile e allineato alla strategia.
Questo richiede una trasformazione delle competenze e la nascita di figure ibride. Non basta più conoscere la tecnologia o il business in modo separato. Servono profili capaci di stare nel mezzo, interpretando bisogni aziendali, logiche di mercato, vincoli normativi e possibilità tecniche.
Data Engineer e Business Engineer
In questo nuovo mondo due figure diventano chiave. Il Data Engineer non è più solo il tecnico che si occupa di pipeline, ma la figura che garantisce qualità, coerenza e significato del dato in azienda. Il suo lavoro di data cleansing, modellazione semantica e governance dei dati diventa la base su cui agenti AI e piattaforme tipo MacroHard possono produrre risultati affidabili.
Accanto a lui emerge il Business Engineer, una figura ancora poco diffusa ma destinata a diventare centrale. Il Business Engineer unisce una conoscenza profonda di uno specifico settore con la capacità di tradurre obiettivi strategici in processi, regole, metriche e prompt operativi per sistemi AI e Data Engineer. È il ponte tra chi vive il mercato e chi governa i dati, ed è la figura che guida l'orchestrazione complessiva del sistema.
Il gap tra aziende, scuola e nuove academy
Le aziende fanno già fatica a stare al passo con la velocità dell'innovazione tecnologica, ma il mondo della scuola è spesso ancora più indietro. L'offerta formativa tradizionale non è calibrata sul tipo di competenze necessarie per lavorare con AI agentica, dati di qualità e processi digitali complessi. Questo genera un gap crescente tra ciò che serve alle imprese e ciò che viene insegnato ai futuri professionisti.
In questo contesto diventa cruciale la nascita di academy orientate alle competenze pratiche e alle nuove figure professionali, come Data Engineer, Business Engineer, AI Product Owner e simili. Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nel finanziare questi percorsi, perché colmare il gap di competenze non è solo una necessità di mercato, ma una questione di tenuta del tessuto sociale.
Come si sta muovendo Castaldo Solutions
Castaldo Solutions sta lavorando proprio in questa direzione, costruendo percorsi formativi e progettuali che preparano aziende e professionisti alla prossima ondata di automazione intelligente. Grazie a iniziative supportate da Regione Lombardia, esistono oggi bandi che permettono alle imprese di investire in formazione, AI, digitalizzazione dei processi, compliance e cybersecurity con contributi a fondo perduto fino a 50.000 euro e copertura fino al 90 per cento dei costi ammissibili.
Per chi vuole partire dalle fondamenta della sicurezza e della compliance, sono attivi anche percorsi verticali sulla cybersecurity e sul cloud che possono arrivare fino a 10.500 euro di contributi a fondo perduto con copertura fino al 100 per cento, sempre nell'ambito degli strumenti messi a disposizione dalla Regione Lombardia.
Opportunità per aziende e professionisti in Lombardia
Se sei un'azienda in Lombardia e vuoi preparare il tuo team a lavorare con AI, dati e nuove architetture digitali, puoi accedere a percorsi di formazione e innovazione con contributi fino a 50.000 euro a fondo perduto, rimborsabili fino al 90 per cento, dedicati a progetti su AI, CRM, digitalizzazione dei processi e compliance. Puoi approfondire e candidare la tua azienda attraverso la pagina dedicata ai fondi per l'innovazione in Regione Lombardia.
Se il tuo focus è la sicurezza informatica e la conformità nel cloud, esistono percorsi dedicati alla cybersecurity e alla compliance con contributi che arrivano fino a 10.500 euro a fondo perduto, rimborsabili fino al 100 per cento per professionisti e imprese che investono in competenze critiche per il futuro digitale. Puoi scoprire i dettagli del percorso Cloud Innovators e verificare come accedere ai contributi sulla pagina: corso cybersecurity e compliance.
Prepararsi adesso significa arrivare pronti quando piattaforme alla MacroHard renderanno l'esecuzione tecnica un problema già risolto. Il punto non sarà più chi sa scrivere il codice, ma chi sa progettare il futuro.